venerdì 19 aprile 2013

St CHRISTOPHER'S INN - Cheap Hostel in Camden

Dormire a Camden non è consigliatissimo: andateci x vedere concerti, per
sbronzarvi, per fare casino tutta la notte, ma per dormire non è il massimo. Se proprio non potete rinunciarvi però, scegliete il St. Christopher's che almeno spendete poco!

Il St.Christopher's è un ostello posizionato nella prima parte di Camden high street e rappresenta una soluzione sicuramente economica ed adatta a persone giovani e "open mind". Stanze da 6 in classico stile anglosassone, adeguatamente pulite. La doccia è calda e abbastanza accogliente (nei parametri di un ostello cmque). Servizi igienici condivisi decisamente scadenti, a tratti a livello di quelli di una discoteca dopo le 4 del mattino. 

La colazione, abbondante e gustosa, è gratuita fino alle 10 e propone sia una versione continentale che una "english". Il wi-fi è libero e veloce, indispensabile per chi ha iPhone, tablet, portatili e deve connettersi a fog! 
Come dicevo nell'intorduzione, esistono quartieri migliori dove scegliere di passare la notte e anche altri ostelli della stessa catena più efficienti, puliti e con servizi migliori, ma se volete stare a Camden e spendere poco, questo è l'indirizzo che fa per voi.


Un'ultima nota: la sala pranzo/colazione/cucina (nella foto) dispone di due grossi televisori dove spesso trasmettono concerti di qualità...



Add: 48-50 Camden High Street, London NW1 0LT
Price: £££££
Tel: +44(0)207 388 1012
Transp: Tube Station camden Town (Northern Line)
Web: http://www.st-christophers.co.uk/london-hostels/camden

martedì 16 aprile 2013

SHOPPING IN LONDON - SCORPION (shoes in camden)

Comprare le scarpe a Londra è un impresa, non tanto per la difficoltà di
trovarle, quanto per la scelta del negozio: una quantità esagerata di shops si susseguono in tutte le zone più fighe della città e ovviamente Camden non poteva fare eccezione...

Scorpion è un must di Londra Nord: facilmente riconoscibile anche da lontano, grazie ad un grossissimo scorpione che tiene "pinzate" due Gola da ginstica, il negozio propone una buona varietà di All Star, Vans, Adidas, Gola, Nike, Fred Perry, DC Shoes, Etnies e tutte le marche di sneakers e non più serie in circolazione, oltre ad una discreta scelta di anfibi e stivali per lui e per lei.

Il negozio è piccolo e spesso affollato, anche perchè i prezzi sono piuttosto concorrenziali. Non sempre sono disponibili tutti i numeri e i colori, ma il proprietario pakistano vi proporrà di sicuro anche modelli non esposti che potranno farvi brillare gli occhi. 
Insomma, se siete a spasso per Camden, fateci un salto...

Add: 9 Chalk Farm Road NW1 8AA - Camden
Transp: Tube Stations Camden Town, Chalk Farm
Web: http://www.scorpionshoes.co.uk/



lunedì 15 aprile 2013

LONDRA SUGLI SCHERMI - THE QUEEN

Torna la nostra rubrica dedicata ai film ambientati a Londra: oggi vi
proponiamo un vero e proprio capolarvoro per tutti gli estimatori di sua maestà Elizabeth II.

Non è molto comune imbattersi in un film dove sono rappresentati uomini di potere ancora vivi ed ancora in una solida posizione di comando. Queste cose però possono accadere in Inghilterra, dove la libertà di parola è una valore sacro e dove, fatto non casuale, c'è un regista come Stephen Frears. The Queen affronta le due settimane in cui i rapporti tra monarchia inglese ed opinione pubblica furono difficili e sull'orlo della rottura, in un escalation senza precedenti. L'improvvisa morte di Lady Diana nell'agosto del 1997 lasciò sgomento il mondo e la casa reale, del tutto impreparata ad affrontare un lutto del genere, e ancora più impreparata a confrontarsi con l'amore degli inglesi per la principessa scomparsa.

A Stephen Frears non interessa il pettegolezzo o l'illazione pruriginosa, né tantomeno la ricerca di tesi cospirazioniste lievitate e poi inevitabilmente sgonfiate nei quasi dieci anni che ci separano da quella tragedia. Come suggerisce esplicitamente la citazione in epigrafe al film tratta da Shakespeare, "incerto è il capo su cui poggia la corona" (Enrico IV, Parte II), il tema del film è piuttosto un analisi disincantata sull'essenza del potere, e di come un evento tragico percepito in maniera negativa e sospettosa dall'opinione pubblica possa innescare un conflitto costituzionale senza precedenti.

Molto del valore del film è affidato alla bravura di Helen Mirren nel ruolo della Regina Elisabetta, che riesce a creare un personaggio tridimensionale e molto umano anche nelle sue debolezze e nell'attaccamento rigoroso ai propri poteri e alle proprie prerogative. La Regina è una donna di un'altra generazione, che comprende solo quando è troppo tardi quanto Diana sia stata amata dall'opinione pubblica e in particolar modo dai sudditi inglesi (suddito è il termine tecnico, non un dispregiativo). Allo stesso tempo però la Regina è molto protettiva nei confronti dei nipoti William e Harry, portati di gran fretta al Castello di Balmoran per sottrarli ad una stampa sempre più vorace ad aggressiva nell'ottenere notizie sui figli di Diana, ora che questa è scomparsa. Il film ipotizza che proprio quando il disamore degli inglesi verso la monarchia stava raggiungendo il culmine, Tony Blair abbia trovato una mediazione inducendo la Regina a riconoscere il lutto di coloro che amavano Diana e a farsene carico, tornando a Londra e rivolgendosi direttamente a loro.

Tutti i personaggi del resto sono trattati con profondità e rispetto in particolare il principe Carlo, ritratto con grande dignità. Forse il solo Tony Blair è rappresentato con una punta di amara ironia, visto che nel film assistiamo ai primi segni di un processo di trasformazione che da "uomo del cambiamento" eletto a furor di popolo lo porterà a diventare un politico sostanzialmente reazionario, deludendo le aspettative di molti. Ma non bisogna credere che solo perché i personaggi sono rappresentati nella loro umanità il film sia indulgente nei loro confronti. La sceneggiatura di Peter Morgan, tratta in parte dalle testimonianze di chi lavorava in quei giorni nelle varie corti coinvolte (Saint James, facente capo al Principe Carlo, Kensington, che rispondeva a Diana ed infine Buckingham Palace) è tutt'altro che indulgente nei confronti della Regina, rappresentata spesso in situazioni irriverenti (in vestaglia!) e in scambi di battute mordaci con i membri del suo staff. Specialmente se riferiti a Tony Blair, ignaro del protocollo reale. È senza dubbio uno dei film più convincenti presentati alla 63 mostra del cinema di Venezia.



Titolo originale: The Queen
Anno: 2006
Regia: Stephen Frears
Attori: Michael Sheen, Helen Mirren, James Cromwell, Helen McCrory
Genere: Drammatico
Durata: 97 min
Voto: 8/10

sabato 13 aprile 2013

Han Kang Restaurant - Gusto Coreano in salsa Americana...


Siamo andati a Han Kang, piccolo ristorante coreano tra Oxford Street e
Tottenham Court Road: 7 tavoli e una buona scelta di cibo che unisce i sapori coreani ad alcuni piatti tipicamente yankee. Il risultato è sorprendentemente ottimo!


In un ambiente affollato, ma comunque piuttosto in ordine, prendete posto ad uno dei tavoli in legno (al posto delle sedie , comode poltroncine nere) e preparatevi ad un'esperienza di vera cucina fusion: usa+korea (e di questi tempi...) 
Come antipasto consigliamo il pancake ai gamberi e il kimchi kimchi, piatto tradizionale coreano fatto di verdure fermentate con spezie: le porzioni sono discrete e i sapori fantastici. Proseguite (se non siete veg) con il barbecue misto: 30 sterline per una quantità spropositata di carne di manzo, carne di maiale, gamberi, pollo, calamari e verdure. Potete ordinare la carne già cotta, oppure cucinarla voi sul fornellino che vi porteranno appositamente al tavolo. Come alternative per i vegetariani, un buon piatto di riso coi gamberi o i sempre ottimi noodles, gustosi e saporiti, ma non esattamente la punta di diamante di questa cucina.

Lo staff è gentile e preparato e vi metterà subito a vostro agio. Inoltre è possibile farsi consigliare dai camerieri, l'abbinamento di birra o vino migliore x la vostra cena. I tavoloni presenti sono 7 e i camerieri solo 2, quindi armatevi di pazienza.

Type: Fusion
Add: 16 Hanway St  London, Greater London W1T 1UE
Price: £££££
Transp: Tube Station TOTTENHAM COURT ROAD
Tel: +44(0)2076371985
Open: 7 days 12:00-15:00, 18:00-22:30
Web: http://www.london-eating.co.uk/hankang

lunedì 8 aprile 2013

FOOTBALL IN LONDON - ARSENAL

L'Arsenal è uno dei club più famosi al mondo: è la squadra più vincente e nota di Londra e il suo fascino contagia da sempre migliaia di persone in tutto il pianeta...

La Squadra: Fondato nel lontano 1886 a Holloway, distretto situato nel London Borough of Islington., è uno dei quattordici club che rappresentano a Londra a livello professionistico, nonché uno dei più antichi nel paese britannico, militando nella massima serie del campionato nazionale (nota come English Premier League dal1992) ininterrottamente dalla stagione 1919-1920 (record). È la prima squadra della capitale del Regno Unito per successi sportivi e, in ambitofederale, la terza dopo Manchester United e Liverpool, essendosi aggiudicata nel corso della sua storia tredici First Division/Premier Leagues, dieci FA Cups, due Coppe di Lega inglesi e dodici (di cui una condivisa)Charity/Community Shields, mentre che in ambito internazionale ha conquistato una Coppa delle Coppe e una Coppa delle Fiere (ancorché competizione non riconosciuta dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche). Inoltre, è una delle dodici squadre che hanno raggiunto le finali di tutte le tre principali competizioni gestite dall'UEFA: Champions League(2005-2006), Coppa UEFA (1999-2000) e Coppa delle Coppe (1979-1980,1993-1994 e 1994-1995).


I colori sociali, maglia rossa con maniche bianche, pantaloncini e calzettoni bianchi, hanno subito variazioni più o meno evidenti nel corso degli anni. Anche la sede del club è stata cambiata più volte. Se inizialmente la squadra giocava aWoolwich, nel 1913 si spostò all'Arsenal Stadium, ad Highbury. Dopo 93 anni, nel 2006, si è nuovamente spostato, seppur di meno di cinquecento metri nel nuovo Emirates Stadium. Lo stemma è stato modificato ripetutamente, ma al suo interno è sempre comparso almeno un cannone. Proprio per questo i giocatori e i tifosi dell'Arsenal sono soprannominatiGunners, in italiano "Cannonieri".


Gli Hooligans: Negli anni 80/90 gli Arsenal erano tosti, compatti, agguerriti e si facevano rispettare in inghilterra e all'estero. I tempi son cambiati: le leggi anti-hooligans, il passaggio di generazione e in ultimo il cambio di stadio, hanno "appiattito" quasi del tutto la tifoseria biancorossa di Londra Nord. Qualche nuovo focolaio "casual" è apparso negli ultimissimi ani, ma i tempi d'oro (vedi trasferta estrema ad istanbul) sono parecchio lontani. Comunque sia: le firm più note e violente erano i Gooners e gli Herd, gruppi compatti e numerosi che rendevano ostica per chiunque la trasferta ad Highbury. Le rivalità principali sono i vicini di casa del Tottenham e il Manchester United, ma in generale non corre buon sangue con tutte le firm londinesi, e con i supprters di Liverpool, Everton e Manchester City.
Nella storia degli hools dell'arsenal rimarrà storica la finale di coppa uefa del 2000: a poche settimane dalla morte di due tifosi del Leeds (uccisi nel cuore di Istanbul dai supporters del Galatasaray prima della semifinale di Uefa 1999/2000) un folto gruppo di arsenal decide di seguire la squadra nella finale di Copenhaghe contro il galata stesso. Gli scontri, documentati dalla immagini (http://www.youtube.com/watch?v=715un3vkugM) saranno durissimi e lunghissimi: ore e ore di scontri prima e dopo la gara, con diversi feriti da entrambe le parti. Un ultima nota: la tifoseria dell'Arsenal ha da sempre una dichiarata connotazione antirazzista (cosa insolita in Inghliterra).
Tra i libri che parlano dei gooners consigliamo: "Knuckle Sandwich" di Philip Cohen and David Robins (Penguin), "Steaming in" di Colin Ward (Simon & Schuster). Meno di nicchia ma storico, Febbre a 90° (Fever Pitch), film del 1997 diretto da David Evans, tratto dall' omonimo romanzo di Nick Hornby.

ANDARE A VEDERE L'ARSENAL: Le vittorie in campo internazionale e la mercificazione del fenomeno Arsenal nel mondo, attraverso personaggi del calibro di Henry, hanno reso la tifoseria biancorossa, oggi, una mandria di accaniti tifosotti pieni di gadgets e poco inclini allo scontro: questo rende una gita all'emirates, nel caso decideste di andare a vedere l'Arsenal, un'esperienza più vicina ad una partita di NBA che di Premier League. Reperire i biglietti è difficilissimo, a meno che non vi muoviate con mesi e mesi d'anticipo, acquistando i tickets sul sito (http://www.arsenal.com/) oppure affrontando le kilometriche code alla biglietteria dell'Emirates in settimana. Per raggiungere lo stadio Emirates Stadium scendere alla fermata Arsenaldella metropolitana Piccadilly Line. Si può anche scendere alla fermata Finsbury Park (linea Victoria, linea Piccadilly e Great Northern rail) o allafermata Highbury & Islington (linea Victoria, North London Line e Great Northern rail), a circa 10 minuti a piedi. La linea Victoria e la linea Piccadilly raggiungono anche la stazione King's Cross.
Per una pub session prima/dopo la partita consigliamo il The Gas Light (5 Station Pl, London Borough of Islington, N4 2DH) dove è comunque meglio andare se siete in compagnia di qualche inglese, visto che è qui che si riuniscono gli Arsenal che ancora vogliono "combinare qualcosa", il The Auld Triangle (52 St Thomas's Rd, London N4 2QW), un tempo sospetto, ora più tranquillo. Nessun problema invece, con atmosfera carina, al Arsenal Tavern-The Blackstock (175 Blackstock Road, London, N4 2JS), e al The Bailey (81 Holloway Road, Holloway, N7 8LT) mentre il pub riservato agli ospiti è solitamente il Drayton Arms.
Storico e folcloristico, ma decisamente troppo "turistico commerciale" il "The Gunners" (204 Blackstock Rd, London, Greater London N5 1EN)

mercoledì 3 aprile 2013

KOKO - Un must di Camden

Il Koko venne al mondo nel 1900 con il nome di Camden Theatre e di quel tempo conserva l'incanto vellutato, nonostante il suo palco abbia visto passare le creature più selvagge mai prodotte dal rock inglese dai Sex Pistols in poi.
Con le sue pareti rosso fuoco e décor vittoriano originale, e la gigantesca palla a specchi come ciliegina sulla torta, il Koko è uno dei locali da non perdere quando si visita Londra, sia per vedere un concerto che per una serata con DJ.

Personalmente sono stato al koko in una sola occasione e ne sono rimasto colpitissimo! L'atmosfera di questa venue è magica: la sera da fuori, tutto illuminato e con le persone in terrazza, è qualcosa di emozionante. Una volta dentro, l'ambiente è abbastanza scuro, col bancone del bar a darti il benvenuto e un guardaroba carissimo, da sfruttare solo se necessario. Come accennato, si tratta di un ex teatro inglese riconvertito, tutto riverniciato in rosso, con gli elementi tipici del vecchio teatro sul soffitto e vicino alle balconate. All'ultimo piano è presente un altro bar, conaccesso alla terrazza dove ci si pò rilassare, prendere un po' di aria fresca e fumare. I prezzi del bar non sono per nulla bassi durante gli spettacoli, ma attenzione: ci sono delle promo per cui se si arriva molto presto, solitamente dalle 19 alle 21, le birre e i drink sono in offerta stile happy hour!.
Lo staff è professionale e praparato, ma i buttafuori sono belli tosti e x nulla simpatici: appena finito il concerto preparatevi ad essere cacciati fuori in un nanosecondo senza poter fiatare.
Un posto comunque dall'atmosfera particolarissima ed unica: se una band che vi piace suona lì andatevi al volo anche perchè l'acustica è davvero ottima!

Add: 1a Camden High St, London NW1 7JE
Tel: +44 870 432 5527
Web: http://www.koko.uk.com/
Transp: Tube Station MORNINGHTON CRESCENT