venerdì 27 aprile 2012

ENOTECA TURI: Bere buon vino a Londra...


A Londra si beve la birra. E' vero. Pinte su pinte di lager fino a svenire. E' vero. Il pub è un luogo sacro ed è al primo posto nella nostra personale classifica dei luoghi di culto britannici dove bere. La birra e il Gin Tonic sono l'essenza della britannicità, ma per chi vuole gustarsi un buon bicchiere di Vino, questo è il posto migliore.
(I tavoli di Turi)
Per chi non lo sapesse infatti, l’enoteca che più di altre merita una menzione, è l’Enoteca Turi, la più famosa della città. Qui si possono trovare i migliori vini del mondo: la carta racchiude centinaia e centinaia di bottiglie di prim’ordine, principalmente di provenienza italiana; si va dal Brunello di Montalcino al Tignanello, passando dal Patrimo campano per finire sui più semplici Nero D’Avola e Aglianico. Lo staff dell’enoteca Turi inoltre organizza di tanto in tanto, delle degustazioni mirate di particolari vini pregiati, ogni volta incentrate su una particolare regione italiana.
Se non siete esperti e non sapete da dove cominciare quando si deve degustare un vino, lasciatevi suggerire qualcosa da chi di queste cose se ne intende: lo staff del Turi infatti è molto cordiale e disponibile nell'aiutarvi a scegliere il vino che meglio si addice al vostro gusto, ai piatti scelti (inutile dire che la cucina è validissima!) e al tipo di serata che volete passare...
Oltre all’Enoteca Turi vanno menzionate sicuramente l’enoteca Pearl nei pressi della stazione di Holborn che propone una squisita cucina francese, e il The East Room che offre piatti della tradizione americana e australiana.
Type: Enoteca / Italian
Add: 28 Putney High Street , London SW15 1SQ
Tel: +440208 785 4449
Price : £££££
Web: http://www.enotecaturi.com/

giovedì 26 aprile 2012

SHOPPING IN LONDON : Stone Island

Uno dei marchi italiani di abbigliamento più apprezzati oltremanica è senza dubbio la STONE ISLAND, diffusa sulle gradinate degli stadi di tutta l'Inghilterra, ma anche negli ambienti più fashion e modaioli...


Strana storia quella della STONE ISLAND all'interno delle sottoculture e delle mode giovanili: apprezzatissima dai PANINARI negli anni 80, snobbata dalla gran parte delle persone negli anni 90, diventata un must per la "gente da stadio" nel nuovo millennio.
Un po' di storia: Dall'idea di Massimo Osti, che aveva studiato vari tipi di tessuti e si era concentrato sui colori degradati e "sciupati", la prima collezione di Stone Island 1982 è realizzata con un innovativo tessuto bicolore reversibile e resistente, ispirato alla tela da camion, alla quale viene conferito con un lavaggio stone-wash proprio quel particolare aspetto "vissuto". Al lancio, in soli 10 giorni vengono esauriti tutti i capi disponibili nei negozi, tanto è il successo del brand. Questa nuova tela viene chiamata "Tela Stella". Nel 1983 Osti decide di dedicarsi esclusivamente al lato creativo dell'azienda, e il Gruppo Finanziario Tessile di Torino sposa il progetto Stone Island. Sono gli anni dell'entrata in società della tutt'ora mente del marchio, Carlo Rivetti. L'azienda da lì continua ad evolversi con nuove sperimentazioni e innovazioni nel campo dei tessuti e dei materiali, uno su tutti quello dell'"Ice Jacket", che cambia totalmente colore con i cambi di temperatura, e nel 1993 Rivetti lascia il GFT e acquista tutta l'azienda, chiamandola Sportswear Company. In quel periodo Osti lascia la C.P. Company per passare esclusivamente a curare il marchio Stone Island fino al 1995.Dopo la collaborazione con Paul Harvey, che ha curato 24 collezioni, Rivetti, da presidente e a.d. del gruppo, decide di gestire sul piano creativo il marchio con più persone da tutto il mondo, creando una vera e propria squadra (2008). Nel 2008 il marchio ha avuto ricavi per 62 milioni di €, e gli ordini sono cresciuti del 20% dalla primavera-estate del 2009 alla primavera-estate del 2010.
(l'interno dello store)
A LONDRA Stone Island non può mancare: un solo punto vendita, considerato un must per tutti i cockney hooligans alla ricerca di qualche chicca da indossare allo stadio o nella vita di tutti i giorni. Uno solo dicevamo, spostatosi poche settimane fa al 79 di Brewer Street, all'incrocio di SOHO, Piccadilly e Regent Street, in una delle più grandi aree riqualificate dello sviluppo immobiliare, nel cuore di Londra. Uno spazio unico rettangolare di 185 mq, con 2 grandi vetrine che ospitano tutte le collezioni di SI, SI Shadow Project e SI Junior.
Comprare un marchio italiano in Inghilterra può sembrare una sciocchezza, ma lo store merita assolutamente una visita.