mercoledì 8 febbraio 2012

Pub Crawl a Londra - Due itinerari a Londra sulle tracce delle Real Ale

(Cittie of Yorke)
La zona di Clerkenwell si trova in posizione centrale (a NE di Oxford St), anche se al di la' degli itinerari turisticamente piu' battuti. E' una zona principalmente di uffici, anche se presenta alcuni angoli tranquilli e graziosi che in certi punti la fanno sembrare un villaggio a se.
I pub descritti possono essere visitati in un unico "crawl", ma in realta' noi li abbiamo provati in due occasioni distinte - cosa che naturalmente e' possibile fare. L'itinerario e l'ordine di visita e' puramente indicativo. La zona e' stranamente non molto ben servita dalla metropolitana (le stazioni qui sono molto distanziate). La stazione piu' centrale fra i vari pub e' Farringdon, ma per cominciare dal primo pub descritto la fermata e' Chancery Lane; in alternativa ci sono diverse linee di bus.


Il primo pub e' di relativo interesse birrario, ma veramente notevole dal punto di vista turistico/architettonico. L'interno del Cittie of Yorke (22 High Holborn - London WC1V 6BN) infatti e' rimasto inalterato nel suo aspetto antico e molto particolare: soffitto alto con travi di legno, grossi tini di legno (non piu' in uso) sopra il bar, cellette che ospitano alcuni tavoli. Il pub e' di proprieta' Samuel Smith, quindi l'offerta di real ale e' limitata all'onesta e economica Bitter della birreria.

Proseguiamo verso est per cercare il prossimo pub, Ye Olde Mitre (1 Ely Court, Ely Place, London EC1N 6SJ). Probabilmente e' uno dei pub piu' nascosti di Londra! Possiamo arrivarci da Ely Place, un viale/piazza senza uscita che ospita la bella chiesa di S. Etheldreda (da visitare).
Quasi invisibile, prima della chiesa, un piccolo varco sembra l'entrata di una casa o di un cortile, ma in realta' immette in un vicolo che conduce al pub. Arrivando invece da Hatton Garden (la via dei gioiellieri), un varco altrettanto nascosto (ma segnalato da una piccola insegna su un palo) fa accedere allo stesso vicolo. Anche Ye Olde Mitre e' molto antico, in questo caso la cosa si nota anche dall'esterno; all'interno l'atmosfera e' piacevole e gli spazi sono divisi in alcune salette. Il posto e' anche abbastanza rinomato come birre, con una scelta limitata ma qualche "guest" interessante e una buona capacita' nel mantenere la qualita' (ricordiamo che la stessa ale puo' essere ottima o pessima a seconda della cura con cui viene "gestita" al pub). Purtroppo la guest ale era esaurita e abbiamo potuto bere Deuchars IPA e Adnams Broadside, relativamente comuni ma peraltro molto buone e fra le mie preferite.

Proseguendo verso NE e oltrepassando la stazione di Farringdon (altro possibile punto di partenza), giungiamo alla Jerusalem Tavern (55 Britton Street, London EC1M 5UQ), uno dei pub piu' apprezzati di Londra. L'interno e' molto accogliente, tutto in legno - nonostante l'apparenza, non e' pero' affatto antico, risale agli anno 90!. Altro punto di forza e' che e' un pub della S. Peter's e l'unico a Londra che quindi presenta le loro birre - per di piu' in una ampia selezione. S. Peters produce una gamma molto ampia di birre, alcune con aromatizzazione curiose (e forse non sempre del tutto riuscite) e altre classiche, in genere di ottimo livello. Al pub in teoria dovrebbero esserci 6 ale a rotazione delle 16 della gamma, e tutte quante in bottiglia. In realta' a causa dell'alto smercio di birra non e' sempre cosi', quando siamo arrivati erano rimaste solo 3 real ale piu' qualcuna in bottiglia. Sia la Organic Bitter che la Suffolk Gold erano comunque ottime - come la mild assaggiata in un'altra occasione (tutte in versione cask)
Anche se il cibo a quanto ho letto non e' male, e' un'utopia pensare di fermarsi a cena: il pub era molto affollato (con un 50% di clienti a bere per strada...) e i pochissimi tavoli molto ambiti e molto occupati.

Ci sono comunque alternative per abbinare cena e real ale. A poca distanza troviamo ad esempio il Sekforde Arms (34 Sekforde Street, City of London EC1R 0HA). Nulla piu' (e nulla di meno) di un pub tipico, buono e "verace": vivace e affollato ma non all'inverosimile, atmosfera simpatica, cibo semplice e tradizionale - niente di eccezionale ma mangiabile - a prezzi piu' che abbordabili. La birra e' Youngs, molto comune a Londra quindi, ma in ottima forma: ho rivalutato la semplice ma non banale ordinary Bitter, e ho apprezzato anche la Ram Rod, non facile da trovare in versione cask.

Per cenare pero' scelta ancora migliore e l' Old China Hand (8 Tysoe Street, City of London EC1R 4RQ), ancora piu' a nord all'incrocio tra la cortissima Tysoe St (difficilmente riportata nelle carte) e Rosebery Ave. Il posto ha una sua storia, infatti negli anni 90 questo era il famoso brewpub O'Hanlon's. Questo nome e' ora noto agli appassionati come birreria che produce la nuova versione della Thomas Hardy, ma gia allora era noto per alcune ottime birre come la premiata Port Stout. OH ha poi spostato la produzione nel Devon e ceduto il pub stesso. Dopo un periodo poco interessante, il luogo si e' rivitalizzato come pub-ristorante cinese di alta qualita'. Non e' comunque solo ristorante (buona parte dei clienti si limita a bere) e quindi mantiene l'atmosfera di pub con il plus della possibilita' di gustare un Dim Sum (scelta di piattini di assaggi) davvero eccellente - lo chef proviene da un ristorante cinese "stellato". Il lato birra e' anche buono: solo due o tre real ale ma poco comuni, interessanti e in ottima "forma". Quando ci siamo stati noi avevano due ale scozzesi (Arran Dark e Aulde Sleekit) davvero di buon livello. In genere - un po' per mantenere la "tradizione" - tengono anche una birra di O'Hanlons, ma al momento era finita. Il servizio e' attento e amichevole, e si puo' prenotare il tavolo anche via email. 
Aggiornamento: purtroppo lo chef cinese e' andato in pensione, ora il pub si chiama Old Gringo e propone cucina messicana!

Terminiamo (o iniziamo!) con un pub un po' fuori zona ma comodo da raggiungere e da non mancare. Il Doric Arch (1 Eversholt Street, London NW1 2FL) si trova proprio all'interno della Stazione di Euston. Fino al 2006 si chiamava Head of Steam ed era una "free house" che presentava una buona selezione di ale diversificate e non comuni. E' stato poi acquistato da Fuller's che lo ha "ripulito" senza alterarlo troppo, ha aggiunto le sue buone ale ma senza eliminare l'ampia selezione di birre ospiti. La location non e' molto pittoresca ma l'interno e' abbastanza piacevole e accogliente con alcuni "reperti" in tema ferroviario.

La selezione di real ale e' davvero ampia anche se non troppo brillante sul lato "scuro". Abbiamo optato per due golden ale che si sono rivelate eccellenti! Quando la qualita' intrinseca di una real ale si abbina al suo stato di forma ottimale - grazie a un pub che le sa "gestire" e servire" - l'esperienza birraria e' davvero unica. Si trattava della premiata e ottima Darkstar Hophead, e della Harvest Pale (prodotta da Castle Rock): quest'ultima molto chiara nonostante il nome, molto simile alla precedente e di livello almeno comparabile. Aromi speziati e citrici ma non aggressivi, luppolatura e amaro generosi ma piacevoli e bilanciati anche da un buon malto: una ricchezza di aromi e sapori "zippati" in due birre sui 3.6-3.8 gradi alcolici! L'essenza dell'arte birraia inglese al suo meglio.
Aggiornamento: purtroppo la selezione di birre del Doric Arch e' decisamente diminuita; e' consigliabile se si e' in zona visitare invece il vicino Bree Louise.